L'idea nasce dagli studenti stessi, che hanno cominciato a registrare e videoregistrare le lezioni dei loro corsi universitari e a diffondere questo materiale tramite Internet, creando così la possibilità di seguire le lezioni anche fuori dagli ambienti accademici. Oggi molte Università straniere, come il prestigioso MIT di Boston, e italiane, come il Politecnico di Milano, rendono disponibile online materiali video e audio delle lezioni.
Nel frattempo, dalla fine di maggio, la Apple ha lanciato iTunes U, una sezione di iTunes Store da dove è possibile scaricare gratuitamente materiali didattici eccellenti (lezioni dei corsi, lezioni di lingua, dimostrazioni in laboratorio, highlights sportivi e tour dei campus), che provengono da prestigiose Università come quella di UC Berkeley.
In Italia si è parlato di Podcasting a servizio della didattica nel convegno che si è svolto a Torino il 18 maggio "Il format della lezione. I linguaggi del Web 2.0 per la scuola e il mobile learning". Molte le opportunità individuate nell'utilizzo di formati di lezione elettronici: oltre alla possibilità di scaricare e fruire gratuitamente di porzioni di conoscenza scientifica rispetto alle discipline più svariate, gli studenti stessi possono cimentarsi nella creazione originale di contributi condivisibili tramite la rete. Si tratta di un esercizio creativo attraverso il quale acquisire un buon metodo di lavoro e di ricerca.
I progetti avviati non coinvolgono solo le Università, ma riguardano anche numerosi Istituti superiori, come l'IIS Bodoni Paravia di Torino. Alberto Pian, docente responsabile del progetto e della sezione video di e-didateca, commenta così il valore didattico del Podcasting scolastico: "Il Podcast offre un contributo specifico all'insegnamento e all'apprendimento, rispetto a molte altre soluzioni digitali precedenti (dagli ipertesti ai clip, dalle mappe ai forum, ecc.), perché integra strumenti digitali e non, in un unico ambito caratterizzato dalla mobilità personale da un lato e dalla formazione di una vera e propria comunità, non al chiuso di un'aula virtuale, ma pubblica, dall'altro. Naturalmente è uno 'strumento' e quindi si inserisce fra i diversi metodi e strumenti di insegnamento e di apprendimento" (fonte: scuolaer)
Post scritto da Concettina Bertolone Mele